Regione Lombardia, nuove regole per una transizione green dell’agricoltura

La Giunta di Regione Lombardia ha approvato una delibera che aggiorna le norme su gestione degli effluenti zootecnici e abbruciamenti di residui vegetali, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e accompagnare il settore agricolo verso una maggiore sostenibilità.
“Alziamo gli standard ambientali senza ideologie”, spiega l’assessore all’Ambiente Giorgio Maione. Le nuove regole riducono le emissioni di ammoniaca, aggiornano i criteri altimetrici dei Comuni e distinguono meglio le aree in cui sono consentiti gli abbruciamenti (tra ottobre e marzo, sotto i 300 metri di quota), utilizzando rilievi topografici più precisi rispetto ai dati ISTAT.
L’assessore all’Agricoltura Alessandro Beduschi sottolinea come il provvedimento “coniughi sostenibilità ambientale e salvaguardia delle attività agricole”, puntando su tecniche avanzate e criteri più equi.
Tra le principali novità:
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Stoccaggi coperti per i nuovi impianti: obbligo di riduzione delle emissioni del 60% dal 2027 per chi produce oltre 3.000 kg/anno di azoto zootecnico.
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Ammodernamento graduale per impianti esistenti, con scadenze entro il 2027 o 2029 in base alle quantità prodotte.
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Tecniche di distribuzione più efficienti, da subito per chi produce tra 3.000 e 25.000 kg/anno, con obiettivi del 45% o 65% di efficienza entro il 2027.
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Stop al piatto deviatore dal 2029 e promozione dell’interramento rapido dei reflui.
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Riconoscimento delle coperture efficaci, come argilla espansa o sfere galleggianti, in linea con le buone pratiche agricole nazionali.
“Agricoltura e ambiente possono crescere insieme – conclude Beduschi – ascoltando il territorio e investendo sull’innovazione”.